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  Voyager ai confini della conoscenza
 

È in edicola il primo numero di "VOYAGER, ai confini della conoscenza", la rivista ufficiale della famosa trasmissione televisiva condotta da Roberto Giacobbo su Rai Due.

Dal 5 febbraio 2005 sarà in tutte le edicole il primo numero del mensile VOYAGER, ai confini della conoscenza, una rivista di 96 pagine a colori nata dalla sinergia di Rai Due, Rai Trade ed Edizioni Hera, licenziataria del marchio.

Il mensile, la cui direzione editoriale è dello stesso Giacobbo, si occuperà approfonditamente delle numerose tematiche trattate dalla conosciuta e seguita trasmissione televisiva di taglio scientifico VOYAGER, ai confini della conoscenza, appartenente al palinsesto di Rai Due e condotta abilmente da Roberto Giacobbo.

Con un occhio attento agli aspetti più avanzati e misteriosi della scienza, della storia, dell’archeologia e dell’uomo, godrà del contributo degli esperti di tutte le tematiche citate, provenienti anche dall’ambito accademico.

Un approfondimento da leggere a TV spenta con i backstage del programma, notizie inedite e numerose rubriche. La rivista sarà divisa in due sezioni. Le ultime 21 pagine, infatti, sono dedicate al nuovo programma "Ragazzi c’è VOYAGER", che punta a coinvolgere i giovani di tutte le età.

Tra le diverse novità anche un articolo in doppia lingua italiano-inglese. Non mancheranno pagine di giochi e di enigmistica sui temi trattati . L’Obiettivo è divertire la mente e sviluppare il senso critico.

Come dice Roberto Giacobbo "Il Viaggio sta per cominciare… Benventuti a VOYAGER".



Il secondo numero di VOYAGER: AI CONFINI DELLA CONOSCENZA è già in tutte le edicole.

EDITORIALE
Siamo appena rientrati da un viaggio in Egitto, dove, insieme a Zahi Hawass (il responsabile di tutte le antichità egiziane), abbiamo visitato i luoghi delle più recenti e ancora inedite scoperte fatte negli ultimi mesi.
Sulle pagine di questo numero ne troverete un reportage in anteprima con immagini inedite e notizie esclusive, prossimamente presentate anche nel Voyager televisivo.
Prossimamente vedremo l’apertura dei condotti e tante nuove rivelazioni che lasceranno stupiti, oltre gli appassionati, anche gli addetti ai lavori.
In questo numero troverete inoltre gli appunti di viaggio del "nostro" Messico, precisamente di Tepoztlan, luogo con una grande storia e dai fenomeni di difficile spiegazione. Parleremo delle bellezze naturali e delle meraviglie architettoniche della piramide del Tepozteco, arroccata su una montagna sacra; vi racconteremo gli incontri particolari e le testimonianze riguardanti strani oggetti nel cielo. Qui gli alieni sarebbero di casa, una persona su tre racconta di avvistamenti o di situazioni particolari vissute con esseri non umani. Suggestioni, allucinazioni collettive, eppure realtà di persone semplici. È sicuramente un altro luogo che vi invitiamo ad andare a visitare e chissà, magari una volta potremo farlo insieme.
A pagina 64 parleremo poi del principe di San Severo, un argomento richiesto da più di uno di voi. Colgo questa occasione per ringraziarvi delle numerose lettere ed e-mail che giungono in redazione. Vi ringrazio inoltre per la vostra attenzione, ci avete infatti corretto qualche svista scappata nel primo numero, grazie.

Roberto Giacobbo


Il terzo numero di VOYAGER: AI CONFINI DELLA CONOSCENZA è in edicola

EDITORIALE
Bentrovati al terzo appuntamento con la nostra rivista. Un appuntamento che, come abbiamo sottolineato nel primo numero, è una naturale prosecuzione dei programmi televisivi marcati Voyager.
In questo numero inizia la prima di una lunga (speriamo) serie di collaborazioni con la professoressa Cecilia Gatto Trocchi. Più volte la professoressa è stata ospite del nostro salotto TV e non poche volte con una vis polemica decisa ma sempre corretta. Ne approfitto per sottolineare che non siamo né un giornale e né una trasmissione di misteri, siamo invece vicini ai confini della conoscenza, dove non tutto è stato ancora compreso e dove quindi fare domande e continuare a cercare non è solo lecito ma penso anche necessario.
Molti altri sono gli articoli interessanti di questo numero, come l'avventura tra gli oggetti definiti "fuori dal tempo", reperti provenienti da tutto il mondo che danno agli esperti dei seri problemi di datazione. Una raccomandazione infine, avete un intero mese per leggere con attenzione, non fatevi prendere dalla foga: assaporare ogni riga di un articolo che ci interessa è un piacere che richiede i tempi giusti. È un piccolo piacere della vita, perché non farlo durare di più? Un saluto e a prestissimo.

 

 

Roberto Giacobbo


EDITORIALE
Ben ritrovati, quarta uscita per il nostro mensile. Questo tipo di cadenza permette di approfondire i temi in maniera ragionata e il più possibile curata, ma talvolta c'impedisce di affrontare l’attualità come vorremmo. È il caso della scomparsa del Santo Padre.
Quando il Papa è mancato il numero dello scorso mese era già stato stampato, non ne abbiamo quindi potuto parlare. Non vogliamo, e forse non siamo in grado, di scrivere come farebbero dei vaticanisti, vogliamo solo nel nostro piccolo trasmettere un ricordo. Il ricordo di un uomo che abbiamo avuto la fortuna di incontrare attraverso un mezzo che lui stesso ha molto considerato e aiutato, la televisione.

Molti anni fa sono stato scelto come regista di una serie di documentari che lo riguardavano, sono stati due anni intensi di lavoro a fianco di grandi professionisti e insieme ai ragazzi del Centro Televisivo Vaticano con i quali ci siamo ritrovati in questi giorni a piangere un grande Papa.
Il ricordo di quest'uomo per noi è passato attraverso le mille immagini che abbiamo visto e realizzato insieme a lui, immagini che hanno permesso a noi ma soprattutto a molti di conoscerlo e di vederlo come un padre, un uomo semplice vicino agli uomini. È stupefacente come tante persone si siano accorte solo dopo la sua scomparsa dell'incredibile presenza che silenziosamente questo Papa aveva nella vita di ognuno. Improvvisamente si è sentito un vuoto, una mancanza inaspettata, per molti un dolore che va oltre il fenomeno mediatico scatenato dalla sua morte.
La fede è una cosa personale, ed ognuno è libero di viverla o non viverla come crede, ma non si può negare che è scomparso un uomo, per molti già un santo, che per tutta la vita ha seminato pace, tolleranza, amore. Ci mancherà.

Approfitto di questo momento che posso condividere con voi anche per parlare di un'iniziativa diversa e lontana dai fatti, questa volta tristi, dell’attualità. Stiamo cominciando a selezionare le nuove lettere di persone, che si propongono o che sono segnalate da amici, in grado di tentare un esperimento paranormale. Anche nella quinta serie di Voyager, che si è conclusa da poco, un concorrente è riuscito ad accedere alla verifica finale.
Ne vedrete le immagini (rovesciando il giornale) in questo numero. Vi chiediamo collaborazione, se conoscete qualcuno in grado di realizzare qualcosa di apparentemente inspiegabile vi preghiamo di segnalarcelo, se sarà d'accordo lo coinvolgeremo nella selezione che realizziamo ogni anno e che potrebbe portarlo negli Stati Uniti (il viaggio è offerto da noi) per vincere un milione di dollari. Ricordo in un film di Massimo Troisi una scena divertente nella quale il comico napoletano guardando una bottiglia le diceva: "... vieni, vieni qui da me, a te non costa niente e io divento ricco... ". È quasi la stessa cosa. A presto.
 
Roberto Giacobbo
 
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